VIA CRUCIS 2024

Comunità Pastorale Sant’Agostino - Sesto Calende  

Settimana Santa 2024

VIA CRUCIS

 

Canto: E’ giunta l’ora

È giunta l’ora, Padre, per me:
ai miei amici ho detto che
questa è la vita: conoscere Te
e il Figlio Tuo: Cristo Gesù.

Erano tuoi, li hai dati a me,
ed ora sanno che torno a Te.
Hanno creduto: conservali Tu
nel tuo Amore, nell’unità.

 

Preghiera

S. O Dio, che hai dato agli uomini come modello di umiltà e di pazienza Gesù Cristo, nostro fratello e redentore morto in croce per noi, donaci di accogliere gli insegnamenti della Sua Passione e di condividere la Sua Gloria di Salvatore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

PRIMA STAZIONE (in chiesa)

Gesù è condannato a morte

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". Ed egli aggiunse: "Ma che male ha fatto?". Essi allora urlarono: "Sia crocifisso!".

Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso (Mt 27,22-23.26).

 

Riflessione (Ass. Bambini di Cernobyl)

La parola “condannato” spesso mi spaventa e mi interroga. Quante volte, forse senza rendermene conto, anch’io condanno il mio prossimo!

Ogni qualvolta che abbandono qualcuno al suo destino, sono io che lo condanno alla solitudine e alla disperazione. Ogni qualvolta che mi lavo le mani di fronte all’innocente che viene sacrificato al cinismo e all’arroganza dei potenti, sono io che oggi condanno Gesù.

Possa il Signore, con la forza della sua croce, aiutarci ad accogliere e a dare una nuova opportunità di vita a tutti quei bambini che pagano con il prezzo del loro futuro scelte economiche e politiche senza scrupoli.

Possa il Signore, con la sua testimonianza di amore, renderci solidali verso tutti quei piccoli che invocano aiuto, hanno fame di giustizia, di educazione, di futuro.

 

Invocazioni

L. Signore Gesù, aiutaci a porre fine alla tragedia di tanti innocenti, vittime delle guerre, dell’ingiustizia, della miseria.

T. Liberaci dal male.

L. Signore Gesù, non permettere che la nostra indifferenza condanni qualcuno alla solitudine e alla disperazione.

T. Donaci la tua compassione.

L. Signore Gesù, dona ai responsabili delle nazioni e del

destino dei popoli il tuo Spirito di sapienza.

T. Converti i nostri cuori.

 

Canto: Ti seguirò (avvio della Via Crucis)

Ti seguirò, ti seguirò o Signor e nella tua strada camminerò.

Ti seguirò nella via dell'amore
e donerò al mondo la vita.

Ti seguirò nella via del dolore
e la tua Croce ci salverà.

Ti seguirò nella via della gioia
e la tua luce ci guiderà.

 

SECONDA STAZIONE (Via XX sett. 23)

Gesù è caricato della croce

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!". E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo (Mt 27, 27-31).

 

Riflessione (Ass. Centro Aiuto Vita)

Anche oggi capita di sentirsi schiacciati e oppressi sotto il peso di croci non volute, non desiderate, come potrebbe essere una gravidanza inattesa.

Ma se affrontate con coraggio, non da soli, con il sostegno di fratelli e sorelle che ne condividono il peso, possono rivelarsi occasioni in cui scoprire la forza di un amore più grande, che non conosce pentimenti. Un amore come quello di Gesù, che arriva a donare la vita.

La vita a volte ci carica di pesi che sembrano disgrazie o ingiustizie, ma se accettati con umiltà, con amore e per amore, come Gesù, possono trasformarsi in accoglienza e gratitudine; e dischiudere orizzonti nuovi di vita e di speranza.

 

Invocazioni

L. Signore Gesù, Tu che hai accolto ed amato i piccoli:

T. benedici tutte le mamme ed i loro bambini.

L. Signore Gesù nelle difficoltà e nei pericoli della guerra:

T. proteggi e conforta tutti i bambini.

L. Signore Gesù tu che sei la fonte della vita:

T. risveglia in noi il rispetto per ogni vita umana.

 

Canto: E sono solo un uomo (2 st)

Io lo so Signore che Tu mi sei vicino luce alla mia mente, guida al mio cammino,

mano che sorregge, sguardo che perdona, e non mi sembra vero che Tu esista così.

Dove nasce amore: Tu se la sorgente; dove c’è una Croce: Tu sei la speranza;

dove il tempo ha fine: Tu sei vita eterna; e so che posso sempre contare su di Te!

E accoglierò la vita come un dono e avrò il coraggio di morire anch’io e incontro a Te verrò col mio fratello che non si sente amato da nessuno. (2 v.)

 

TERZA STAZIONE (Piazza Garibaldi)

Gesù cade sotto il peso della croce

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Libro del profeta Isaia

Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.

Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti 
(Is 53,4-6).

 

Riflessione (Ass. AMA)

Gesù cade sotto la Croce. Ciò avverrà per tre volte sul cammino della “via dolorosa”. Le ferite, il corpo insanguinato dalla flagellazione, il capo incoronato di spine, il peso della croce, la strada sconnessa in salita, la calca della gente che urla e strepita ... tutto questo fa sì che gli manchino le forze. Gesù cade per lo sfinimento!

Vivere autenticamente la Pasqua significa non dimenticare le problematiche sociali e i bisogni di tanti fratelli e sorelle: come il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale; il disagio economico di molte famiglie; il problema dell’assistenza ospedaliera e domiciliare degli anziani e dei disabili; l’abbandono scolastico e le disuguaglianze educative; i fenomeni di bullismo dentro e fuori le scuole; l’accompagnamento al lavoro per giovani. Tutte situazioni che non possono lasciarci indifferenti, ma provocare la nostra coscienza cristiana, stimolare il sostegno agli operatori e ai volontari nella loro missione al servizio dei più fragili, perché nessuno resti indietro, caduto sotto il peso di situazioni insopportabili.

 

Invocazioni

L. Gesù, che su quella strada, in mezzo a tutta quella gente, dopo essere caduto a terra, ti sei rialzato e hai cercato di proseguire il tuo cammino:

T. aiutaci a superare i disagi e le fatiche che ci affliggono ogni giorno.

L. Gesù, la tua caduta ci fa soffrire perché comprendiamo che la causa siamo noi; o forse la nostra fragilità, non solo fisica, ma quella di tutto il nostro essere:

T. aiutaci a vincere le nostre difficoltà relazionali, le nostre chiusure, le nostre paure.

L. Gesù, che sulla via del Calvario ti sei caricato delle nostre umane povertà:

T. donaci la grazia di crescere nella solidarietà e nella cura reciproca.

 

Canto: Padre nostro ascoltaci

Padre nostro ascoltaci: con il cuore ti preghiamo, resta sempre accanto a noi: confidiamo in te. La tua mano stendi sopra tutti i figli tuoi: il tuo regno venga in mezzo a noi …

Per il pane d’ogni dì, per chi vive e per chi muore, per chi piange in mezzo a noi, noi preghiamo te. Per chi ha il cuore vuoto per chi ormai non spera più: per chi amore non ha visto mai …

Se nel nome di Gesù con amore perdoniamo, anche tu che sei l’Amore ci perdonerai La tristezza dentro al cuore non ritornerà: nel tuo amore gioia ognuno avrà …

 

QUARTA STAZIONE (Via Roma 10-14)

Gesù incontra la Madre

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Luca

Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima". Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2,34-35.51).

 

Riflessione (Ass. Amici di Tommy e Cecilia)

Sono la mamma più fortunata del mondo.

Vedere la malattia di un figlio è un dolore grande. Più grande è la fatica di tuo figlio, più profondo è il dolore, fino a diventare una spada che trafigge l’anima.

Davanti alla morte, poi, si ha la sensazione di non potercela fare, si cade.

Eppure la profezia di Simeone si compie, ancora una volta. La malattia diventa Vita, una vita che mi ha insegnato a vivere. La disabilità diventa conoscenza di un Amore che non è di questo mondo. La morte diventa esperienza concreta di cosa sia l’Eternità. Sono la mamma più fortunata del mondo; ed ora insieme desideriamo portare tanti a vedere, nella caduta, la possibilità della Risurrezione.

 

Invocazioni

L. Per ogni madre che vive un dolore profondo:

T. possa sempre trovare sostegno in te, Signore.

L. Per tutte le mamme che sperimentano una ferita nel cuore:

T. possano ricevere conforto e sostegno dalle persone amiche.

L. Per tutte le donne che patiscono forme di violenza e di emarginazione: 

T. dona loro Signore la speranza e la forza per affrontare le fatiche di ogni giorno.

 

Canto: Ave Maria

 

QUINTA STAZIONE (angolo L.go Dante V. Veneto)

Gesù è aiutato dal Cireneo

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù (Mt 27,31-32).

 

Riflessione (Ass. San Vincenzo)

Se hai un lavoro, una casa e dei figli sani, sei una persona che ha molto per cui ringraziare!

E cosa di meglio nella vita, per dare un senso alla vita, se non “restituire umanità”, dignità, a chi né è privo?

“Amerai il prossimo tuo come te stesso”. E’ forse il comandamento più difficile, ma il più importante, il più grande: il comandamento dell’amore. L’amore per chi è diverso, per chi è povero, per chi ti è ostile, per chi è ingiusto con te, per chi ti tradisce…

Ci dice Gesù: “Se infatti amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pagani?”.

E’ in questa Parola presa sul serio che si misura la nostra fedeltà al Vangelo.

E’ nell’imitazione di quell’uomo di Cirene che si misura il nostro amore per Gesù: nel prenderci cura dei nostri fratelli più fragili, che restano indietro sul cammino della vita.

 

Invocazioni

L. Quando sul nostro cammino incontriamo fratelli e sorelle che non ce la fanno più a stare al passo con la vita:

T. donaci il coraggio di non voltare lo sguardo da un’altra parte.

L. Quando sentiamo notizie di miseria, di ingiustizia, di tragedie umane e di popoli interi:

T. donaci di non abituarci mai al dolore dei fratelli e di fare la nostra parte.

L. Quando anche noi facciamo fatica camminare sotto il peso delle nostre stanchezze quotidiane:

T. donaci di sperimentare il tuo amore nella vicinanza di fratelli che ci vogliono bene.

 

Canto: Se m’accogli

Tra le mani non ho niente, spero che mi accoglieraichiedo solo di restare accanto a te.

Sono ricco solamente dell’amore che mi dai: e per quelli che non l’hanno avuto mai.

Se m’accogli, mio Signore, altro non ti chiederò, e per sempre la tua strada la mia strada resterà nella gioia, nel dolore, fino a quando tu vorrai con la mano nella tua camminerò.

Io ti prego con il cuore, so che tu mi ascolterai rendi forte la mia fede più che mai.

Tieni accesa la mia la luce fino al giorno che tu sai, con i miei fratelli incontro a te verrò.

 

SESTA STAZIONE (Piazza C. Da Sesto)

Le donne di Gerusalemme piangono su Gesù

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Luca

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato... Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?" (Lc 23,27-29.31).

 

Riflessione (Ass. Pace e Convivenza)

Gesù, risuonano tragiche le tue parole rivolte alle donne del tuo tempo, come fossero rivolte a tutte le donne che nel nostro tempo sono vittime della guerra; madri che vedono straziate le vite dei loro figli e di tanti innocenti. Il nostro mondo sembra voler distruggere sé stesso, con la violenza, con la sopraffazione dei più deboli, con lo sfruttamento della natura.

Perché possiamo essere segno vivo del tuo amore, Gesù insegnaci a costruire gesti di pace!

Aiutaci ad abbandonarci a Colui che è PADRE e MADRE di tutta l’umanità!

A mettere in Lui le nostre vite, perché possiamo provare compassione e condividere il dolore di tutti.

 

Invocazioni

L. Gesù, solo tu sei la vera pace:

T. rendici operatori di pace in ogni circostanza e in tutti i luoghi in cui viviamo.

L. Gesù, insegnaci a rispettare sempre la vita:

T. aiutaci a difendere e proteggere la dignità di tutti, in particolare delle donne, contro ogni forma di discriminazione e di violenza.

L. Gesù, la nostra vita è nelle tue mani:

T. sostienici nei giorni della prova; confortaci nei momenti di paura; apri i nostri cuori alla speranza.

 

Canto: Quanta sete nel mio cuore

Quanta sete nel mio cuore: solo in Dio si spegnerà.

Quanta attesa di salvezza: solo in Dio si sazierà.

L’acqua viva che egli dà sempre fresca sgorgherà.

Il Signore è la mia vita, il Signore è la mia gioia.

Se la strada si fa oscura, spero in lui: mi guiderà.

Se l’angoscia mi tormenta, spero in lui: mi salverà.

Non si scorda mai di me, presto a me riapparirà.

Il Signore è la mia vita, il Signore è la mia gioia.

Nel mattino io ti invoco: tu, mio Dio, risponderai.

Nella sera rendo grazie: tu, mio Dio, ascolterai.

Al tuo monte salirò, e vicino ti vedrò.

Il Signore è la mia vita, il Signore è la mia gioia.

 

SETTIMA STAZIONE (Viale Italia 11)

Gesù inchiodato sulla croce

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Dopo averlo quindi crocifisso... sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: "Questi è Gesù, il re dei Giudei". Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: "Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!". Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: "... Scenda ora dalla croce e gli crederemo" (Mt 27,35-42).

 

Riflessione (Ass. Corpo Volontari)

La sofferenza è una realtà che ogni volontario tocca con mano ogni volta che esce per un servizio. La scorgiamo negli occhi degli anziani che non hanno più speranze o negli occhi impauriti di chi è stato coinvolto in un incidente; e in tutti quei bambini, adulti, giovani e meno giovani che incontriamo in un momento di grande difficoltà. Il dolore è una realtà difficile da affrontare, che spesso genera paura e solitudine. Anche Gesù inchiodato alla croce soffre e si sente solo e abbandonato; anche per Lui è faticoso affrontare la sofferenza fisica; ma si lascia inchiodare alla croce e in questo modo si avvicina a ciascuno di noi e ci accompagna nella sofferenza, ci abbraccia e ci sostiene.

Invocazioni

L. Per tutti i fratelli e le sorelle inchiodati su un letto dalla malattia, bloccati dai drammi della vita, paralizzati dalla paura:

T. dona il conforto della tua presenza.

L. Per tutti i volontari perché sappiano farsi vicini ad ogni persona che chiede soccorso e aiuto:

T. dona la forza del tuo sostegno.

L. Per chi soffre e ha perso ogni speranza:

T. dona la certezza della tua vicinanza.

 

Canto: Tu sei la mia vita

Tu sei la mia vita altro io non ho, Tu sei la mia strada la mia verità.

Nella tua parola io camminerò, finché avrò respiro fino a quando tu vorrai.

Non avrò paura sai, se tu sei con me: io ti prego resta con me.

Credo in te Signore nato da Maria Figlio eterno e santo, uomo come noi.

Morto per amore vivo in mezzo a noi: una cosa sola con il Padre e con i tuoi,

fino a quando - io lo so - tu ritornerai per aprirci il regno di Dio.

Tu sei la mia forza altro io non ho, Tu sei la mia pace la mia libertà.

Niente nella vita ci separerà: so che la tua mano forte non mi lascerà.

So che da ogni male tu mi libererai: e nel tuo perdono vivrò.

Padre della vita noi crediamo in te Figlio Salvatore noi speriamo in te:

Spirito d’amore vieni in mezzo a noi: Tu da mille strade ci raduni in unità.

E per mille strade poi dove tu vorrai, noi saremo il seme di Dio.

 

OTTAVA STAZIONE (Edicola Info turistica)

Gesù muore sulla croce

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!" (Gv 19,25-27).

Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"... E Gesù, emesso un alto grido, spirò (Mt 27,45-46. 50).

 

Riflessione (Ass. Lega Italiana Lotta contro i Tumori)

Saper stare accanto alla sofferenza è un compito da coltivare con sensibilità; serve l’attitudine all’ascolto, a mettersi nei panni di chi ci è affidato. Solo così possiamo intuire i suoi reali bisogni. Nel silenzio attento che genera l’ascolto si può far sentire una presenza amorevole.

La Vergine Maria durante la passione ci viene mostrata in un silenzio profondamente partecipe, è una presenza sicura che accompagna il Figlio fino al culmine più alto della sua vita terrena, affrontando lei stessa il dolore provato da Gesù.

O Maria lo stare sotto la croce è anche per noi un modo di vicinanza con tuo Figlio nella sua sofferenza umana. Con molta umiltà impariamo da te, e stiamo vicino a coloro che accompagniamo per le terapie oncologiche, cercando di essere per loro dei fratelli che condividono il loro stato di sofferenza, le loro paure e la loro ricerca di un sollievo interiore.

O Maria aiutaci ad andare sempre oltre l’intervento concreto, per offrire un ascolto empatico e una comprensione sincera.

 

Invocazioni

L. O Gesù, tu sei presente in ogni fratello e sorella che soffre, accanto ad ogni fratello e sorella che si trova nel buio e nella paura della morte.

T. donaci di essere un segno del tuo amore e della tua tenerezza.

L. La tua Croce ci spinga sempre ad agire:

T. ci contagi con la sua forza, ci sproni ad amare, ad aprire il nostro cuore verso chi è nella sofferenza.

L. O Maria non permettere che ci scoraggiamo mai di fronte al dolore, nostro e dei nostri fratelli:

T. fa che come te, presso la croce, possiamo esserci sempre, ed essere protetti dalla tua cura materna.

 

Canto: Accoglimi

Accoglimi, Signore, secondo la tua Parola.

Accoglimi, Signore, secondo la tua Parola.

Ed io lo so che tu Signore, in ogni tempo sarai con me.

Ed io lo so che tu Signore, in ogni tempo sarai con me.

Ti seguirò, Signore, secondo la tua Parola.

Ti seguirò, Signore, secondo la tua Parola.

Ed io lo so che in te, Signore, la mia speranza si compirà.

Ed io lo so che in te, Signore, la mia speranza si compirà.


NONA STAZIONE (Casa del cuore)

Gesù è deposto nel sepolcro

S. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Matteo

C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo... Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnatoGiuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria (Mt 27,55-61).

 

Riflessione (Ass. Cittadini del mondo)

Una volta perfino al corpo di un Crocifisso, uno giudicato peggio di Barabba, veniva concessa sepoltura. A 28 mila migranti è stato dato solo il fondo del Mediterraneo. Ma il Crocifisso era colui che ci insegnò che una tomba non è il destino finale dell’uomo, la morte non è l’ultima parola.

Quel Crocifisso ripete ai 28 mila migranti e agli innumerevoli insepolti delle tante tragedie di questa nostra storia di oggi, quello che aveva già detto al ladrone accanto a lui: “oggi sarai con me in paradiso”!

 

Invocazioni

L. Di tutti i disperati: 

T. ricordati Signore.

L. A tutti quelli che hanno un sogno:

T. tendi la mano Signore.

L. Per le nostre negligenze e indifferenze:

T. perdonaci Signore.

 

Canto: Credo in te

Credo in te, Signore, credo nel tuo amore
Nella tua forza che sostiene il mondo

Credo nel tuo sorriso che fa splendere il cielo
e nel tuo canto che mi dà gioia.

Credo in te, Signore, credo nella tua pace
nella tua vita che fa bella la terra

nella tua luce che rischiara la notte
sicura guida nel mio cammino.

Credo in te, Signore, credo che tu mi ami
che mi sostieni, che mi doni il perdono

che tu mi guidi per le strade del mondo
che mi darai la tua vita.

 

Preghiera

Ci impegniamo noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né chi sta in basso, né chi crede, né chi non crede.

Ci impegniamo
senza giudicare chi non s'impegna,
senza accusare chi non s'impegna,
senza condannare chi non s'impegna,
senza disimpegnarci perché altri non s'impegna.

Ci impegniamo
a portare un destino eterno nel tempo,
a sentirci responsabili di tutto e di tutti,
ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare,
verso l'amore.

Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare anche quello che non possiamo accettare,

anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,
poiché dietro ogni volto e sotto ogni cuore c'è,

insieme a una grande sete d'amore,
il volto e il cuore dell'amore.

Ci impegniamo
perché noi crediamo all'amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perpetuamente.

(P. Mazzolari)

 

Padre nostro

 

Benedizione

 

Canto: Resta con noi

Resta con noi, Signore, la sera: resta con noi e avremo la pace.

Resta con noi, non ci lasciar, la notte mai più scenderà.

Resta con noi, non ci lasciar per le vie del mondo, Signor!

Ti porteremo ai nostri fratelli, ti porteremo lungo le strade.

Resta con noi …

 

Grazie a tutte le Associazioni per la collaborazione e per il dono delle loro testimonianze al servizio della nostra comunità!